Fin da ragazzini siamo stati abituati a festeggiare e celebrare alcune festività di cui non riuscivamo realmente a capirne il significato, tralasciando così la ragione più intima, approfittando sempre più della convivialità del momento.
Pensiamo alle festività di stampo religioso, dalla Pasqua, al Natale, finanche a quelle di natura differente, in cui annoveriamo Martedì grasso e Carnevale, per non parlare poi delle feste comandate, indicate, desiderate, inventate e quelle in cui “ogni scusa è buona pur di mangiare”.
Sono certo che se chiedessimo alla nostra popolazione la base delle nostre festività e la storia di queste ultime, meno del 10% sarebbe capace di rispondere in maniera perfettamente corretta a tutte le domande.
Il perché l’ho spiegato proprio in apertura: è più importante festeggiare insieme, che non festeggiare per nulla.
Dai meandri di una realtà lontana e oltreoceano, così, fa capolino, portata da film, internet e sogni di varia natura, la festa del 31 ottobre: Halloween.
Oltre ad essere il compleanno di mia suocera (e lei non fa affatto paura – anzi!), questo giorno diventa lugubre, buio e scuro, abbinando però un vivido arancione e la dolcezza di svariate caramelle.
Vi spiego come funziona – in due semplici passaggi:
- scegliete un personaggio da cui travestirvi – sceglietelo di natura horror, un fantasma, la morte, una zucca, un personaggio di un film famoso o puntate su qualcosa sempre macabra, ma più divertente, come Alfonso Signorini al grande fratello Vip, o come Salvini nelle trasmissioni Rai;
- scegliete una squadra con cui agire – il segreto è evitare che le vostre tasche rimangano vuote e senza dolciumi e avviatevi, porta dopo porta, a chiedere dolci “come se piovessero”. Ricordate di portare con voi uova, schiuma da barba e finti pipistrelli, così da potervi vendicare se non doveste ricevere alcuna leccornia.
Seppur vissuta negli Stati Uniti (e non solo) con grande semplicità e leggerezza (anche e soprattutto da parte dei bambini), è innegabile come questa celebrazione abbia cambiato completamente i connotati nella nostra penisola. A far paura rimangono i politici, ormai divenuti maschere da indossare per la notte di Halloween, ma soprattutto rimane poco e niente dell’insita natura di questa così detta “americanata”.
Si preferisce uscire e andare alle feste a tema Halloween (nel tempo pre-covid), guardare qualche film Horror (gratuito da Netflix) e facendo qualche scherzo telefonico (ma nessuno sarà all’altezza di Scream); e mentre alcuni religiosi si lamentano, sottolineando la “blasfemia” di questa festa, i ragazzi, truccati e con la voglia di passare del tempo insieme, festeggiano, in grande libertà.
Lasciatemi dire che reputo questa festa, eccezionale. Il “mondo dei morti” non è da allontanare, ma bisogna saper alleggerire e favorire un momento di convivialità, senza creare terrorismo psicologico inutile in chi, religioso o meno, voglia solo passare “una serata differente e divertente”.
“All hallows Eve” – la festa di Ognissanti, ma di tradizione celtica! Questa una delle letture di questo mondo colorato arancione e nero… ma sapete che ve ne sono molte altre?
Provate quindi a cercare la storia di questa festa, di vederla e viverla con semplicità. Avrete modo di coglierne l’importanza culturale e sociale nella tradizione americana e darete nuova vita ad uno sguardo fossilizzato sul passato!
E non dimenticate: scegliete la maschera giusta!
…se ci pensate, ne abbiamo una diversa per ogni situazione… e questo sí che fa paura!